mercoledì 30 dicembre 2009

VICKY CRISTINA BARCELONA

Se l'estate è un passo nel vuoto, nel vacante delle proprie intenzioni, 
se da un continente all'altro 
i tempi e le misure scandagliano rime senza fiato 
ed i frammenti venuti a galla si mostrano come un varco intagliato nell'incessante diaspora, 
se l'arte è un bene degli uomini o il maleficio di qualche Dio dispettoso 
e l'amore ne è la sua perfetta opera piena di buche e imperfezioni, 
ed il costante inganno di giorni che si rincorrono in percussioni di emergenti suoni 
e la quiete del mare sopravanza le ingenuità del cuore
  è l'estasi, 
e un cocktail non fa primavera, 
e gli aeroporti sono stipate immagini di perdite di memoria
salti nel buio come pennellate su tele a vagare 
al primo imbarco dell'ultimo scalo,
e se.........




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