Di giugno
Lungo la via
Era la cosa meno poetica su cui avesse mai posato lo sguardo,
la più impoetica,
creaturale si, non abbastanza umana,
non abbastanza,
implume, scorza di cuore, luce di luce,
gravità zero,
smembrata non tanto da essere infinita,
spenta come se fosse accesa da sempre,
come rimettersi a,
come a un amore che.
***
Le particelle elementari
Luce dopo luce fuggivano le cose,
verde un suono roteava,
tenuto raccolto in un intero
aperto puro cosmo
alla radice.