Somewhere,
a month later
( one day more, one day less ),
summer almost gone,
the last,
the last beat
Cara Suleika, immagino che questo silenzio è destinato a durare,
che la tua non era una apertura, ma la chiusa finale
e nudi come il grido al primo giorno, rimarrà un urlo
che si perde
nel cuore della notte
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10 agosto 2011
Mi scaverò una fossa di silenzi
con i tuoi silenzi,
un davanzale sporto su un bacino di infinito
raccolto
tra le tue piccole mani
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Ogni lucertola che vedo schizzare
lungo le ombre dei soli che inclina,
- all'ora meridiana
cavalcando
a mano
la linea equatoriale del parco,
le sue vegetazioni -
è un'attesa moltiplicata di te
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24 luglio 2011
AlLuciNarTi
Ti ho visto almeno quattro volte al centro commerciale
e non eri mai tu,
e tantomeno per me.
E' bello perdersi come un ubriaco tra gli elettrodomestici,
i computer e le tecnologie varie,
e guardare tutto filtrare come in uno schermo
di lenti solari che tiene tutto a distanza
da me come da te
me
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22 luglio 2011
Innesto ( Da NOn ho bisogno di tempo di Pedro Salinas )
Non ho bisogno di tempo
per sapere chi sei:
conoscersi è luce improvvisa...
...ma si vede che questa luce
ha accecato solo me
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15 luglio 2011
Alla deriva senza neanche i tuoi baci,
ed ora quale inferno spalancherò ?
Ora,
non voglio l'ombra di una luce,
che non sia la tua
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15 luglio 2011
Il desiderio che cavalca senza scrupoli
tutte le illusioni, tutte le speranze,
tutte le fantasie, tutti i bisogni, tutti gli scrupoli,
tutti i desideri
fino a che non si perde di vista
chi
cavalca
chi ?
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14 luglio 2011
Da una Lettera inEvasa
........Sarò banale, trito e ritrito, deficitario, patetico e congetturale,
non abbastanza stremo all'essenza,
se ti dico, pur sapendo,
che viste con l'algido occhio meccano senza l'abbattimento del cuore,
quanto siano ridicole e manifatturiere le mie parole,
se ti dico che l'unico posto ora dove sarebbe bello per me,
in cui vorrei essere a disperare nel mondo non è Parigi
come scriveva Cioran,
ma in un letto, chiamiamolo pure giaciglio,
con te nudi, io e te, anche se non pacificati, anche se non perfetti,
anche se in pigiama
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13 luglio 2011
Ti aggiorno sulla mia risalita
da lontano, da troppo lontano
ti parlo con il megafono
per farmi appena sentire,
ti scrivo con le maiuscole
per farmi appena percepire,
ti allungo tra le righele mie ferite,
con i miei lividi
vorrei sedurti per sempre,
senza farti scappare
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4 luglio 2011
TU
Una bancarotta di parole
io il mancante che sono
colui che manca
appeso al desiderio
la macchina urlante acciacca parole
di queste parole di cui non rimarranno parole a te
che non ne hai bisogno,
a te che sei
senza alcun bisogno di me
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29 giugno 2011
Lettera fiume che dilagando diluvia
timido ti scrivo
ti *** ,
vorrei coniugarmi a te con tutto il desiderio che posso
di ogni senso
in ogni senso,
in tutto il verbo che c'è e in ciò che si porta e che si porta via.
Contatti preverbali e amanuensi
con le dita soffiando alle pendici
fino a risalirti da capo a piedi
e dai piedi a capo, le scapole amandoti alato,
il collo inzupparti di baci,
ogni zolla ruspare di te con la mia lingua anche se muta di versi
una muta di versi,
fino a zampillare le falangi
pieni di gioia che ci disseta
per assetarci ancora più di prima
in un istante
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10 giugno 2011
Dal Tempo della Grande Notte
Cara Suleika, da tempo ormai il mio cuore era caduto in disgrazia, straziato,
vuoto come un calice dove un deserto si accasa ed è difficile da sfrattare.
Dove abitano solo creature imperscrutabili, creature senza sonno,
rapaci sull'orlo di ogni abbandono, attente ad ogni minimo strappo.
Poi, fioca ancora nel contorno dell'invisibilità, in principio di te,
ha preso ad illuminarsi,
come se all'improvviso la tua mano carezzandomi dolce le spalle,
il collo, la fronte, coprendo con una benda gli occhi,
per contatto avesse prosciugato, ritirato, accolto nel palmo di sè,
questo deserto, con tutte le sue belve.
E' qualcosa, come il suono dimenticato da tempo,
il mio cuore ha ripreso a pulsare piano, piano, poi più adagio,
tamburellando lesto, andante,
sempre più rinvigorendo il battito fino ai polsi il sangue,
non più con la fioca speranza di un taglio,
non più con il grigiore di una notte
dove la luna è una chimera.
Il pallore che mi tingeva una maschera a cadavere si è smembrato,
aprendo a me i tuoi occhi.
Ed ora che la Grande notte ci abbandona sul ciglio della strada,
del tempo ricorderemo a noi un canto che il vento avrà posato
sui nostri cuori esausti, alluvionati, redenti,
immacolati
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26 aprile 2011
ANTE LITTERAM
' Cara Suleika, le volte celesti
sopra gli alberi ramificati in trincee di radici,
verdeggianti
in un giardino capovolto di delizie,
portano ancora traccia di un destino
a cui dare un nome '