mercoledì 4 novembre 2009

Del Nuotatore di John Cheever






Da una sponda all'altra, l'attraversamento incombe,
e ciò che ci spinge a coprirne la distanza 
giunti a destinazione, ci rivela altro da ciò che aspettavamo.
La verità è il ritorno : ripercorre a ritroso ogni nostro passo d'innocenza celato in quest'inganno.
Come l'alternarsi delle stagioni vela il cambiamento nella speranza di un continuo ripetersi senza turbamenti,
come le ore del giorno scandite in taciturne divisioni, il mattino, il pomeriggio, la sera e poi la notte   
come un libro che ci concede il lusso di assistere al dispiegarsi di trame fitte fuori del tempo, lasciando illibata la carne, presa la sola anima dal turbarsi, vaghiamo,
prima che all'incontro finale ci si corrompa nella redenzione.
Perchè al termine del viaggio quale che esso sia, al compimento dell'attraversamento,
di fronte all'uscio abbandonato della propria vergogna, accesso all'attimo di veglia,
si sprofonda nel cuore della notte, nell'abbraccio di questo abisso che ci assicura alla prossima luce. 
 

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